Dopo Alta infedeltà (2010) Claudio Insegno, prolifico attore e regista teatrale, torna dietro la macchina da presa firmando soggetto e sceneggiatura (insieme a Germano Tarricone) di Una notte agli Studios in 3D, film di cui Insegno è anche interprete, ambientato appunto a Cinecittà. Una sorta di viaggio “a spasso nel tempo” in quattro episodi-parodia che si svolgono in epoche e tra generi cinematografici differenti (antica Roma, anni ’70, horror che strizza l’occhio a L’esorcista, medioevo boccaccesco).
Giorgio (Claudio Insegno) e Filippo (Enrico Silvestrin), due comparse imbranate, decidono di affrontare uno strano provino, per un film in 3D da realizzare in Italia con due attori sconosciuti. Il provino consiste nell'interpretazione di due personaggi che hanno il compito di salvare "la fabbrica dei sogni", andando a spasso nei vari generi cinematografici alla ricerca di quattro “Elementi” (personaggi dei film che, se rintracciati, hanno il potere di materializzarsi nel modo reale, n.d.r.) e cercando di sfuggire allo Sfregiato (Luca Ward) e ai suoi scagnozzi. Gli Studios, infatti, sono in pericolo: Mr Frame (Daniel McVicar), un grande produttore americano senza scrupoli vuole radere al suolo tutti i teatri di posa allo scopo di realizzare Cineland, un parco a tema. I “guardiani della fantasia” sono aiutati nella loro missione dalla bella giornalista Sandra (Giorgia Wurth) e dal cineoperatore Angelo (Beppe Iodice). Nel cast figurano anche Michele La Ginestra, Marco Messeri, Pino Insegno (che ha collaborato anche al soggetto del film), Eva Robin’s e Sandra Milo.
Claudio Insegno dirige e interpreta la pellicola lasciando campo libero a una comicità che si adegua agevolmente ai canoni della parodia cinematografica, di evidente richiamo americano (la saga di Scary Movie, per esempio, n.d.r.). Sempre di commedia si tratta, ma la mancanza del contatto diretto e spontaneo col pubblico, al quale il noto regista e attore romano ha abituato le platee teatrali, si fa sentire.
La piacevole colonna sonora firmata da Jacopo Fiastri – che contiene anche un inedito scritto e interpretato da Pierdavide Carone – e il buon lavoro compiuto con la tecnologia 3D (nonostante il budget a disposizione per la realizzazione non fosse particolarmente elevato, n.d.r.) rendono questa pellicola un prodotto di cui tutto sommato si può essere soddisfatti.
Questo film, inoltre, partecipa all’iniziativa “Il cinema aiuta… aiuta il cinema”, una campagna sociale che coinvolge, a livello nazionale, produzioni, distribuzioni ed esercenti. Parte dell’incasso, verrà utilizzato per venire incontro alle esigenze dei bambini ricoverati nei reparti ospedalieri di oncologia pediatrica.
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